La pulizia e l’equilibrio delle proporzioni rendono Leo una collezione trasversale, capace di inserirsi in contesti eterogenei e dialogare con sedute di segno diverso. I piani, sottilissimi e disponibili in diversi materiali, completano un progetto che va oltre la pura funzione per trasformarsi in un manifesto di leggerezza e forza espressiva.
“Quando disegniamo un tavolo – spiega Paola Navone – ci piace sempre pensare che sia libero di avere tante vite, che sia famigliare e conviviale, ma anche perfetto per lavorare, leggere, studiare… non vincolato ad una unica funzione, ma versatile e naturalmente a proprio agio un po’ ovunque. Anche l’altezza contenuta, ispirata all’usanza dei paesi asiatici, è studiata per offrire maggiore convivialità ed informalità”.